Il quadro geologico

Da "Rivista Mineralogica Italiana"

I cristalli delle fessure dell'area di ponte Modino.

Dal punto di vista geologico , il territorio è caratterizzato dalla presenza dalle arenarie di Monte Modino, la cui posizione superiore è visibile lungo la strada che, dalla frazione di Le Tagliole, giunge a Pievepelago(Reutter,1969; Chicchi e Plesi 1991). Questa formazione si presenta come una successione pelitico-arenacea intervallata fa strati di arenaria, potenti anche più di 2 metri. Il basamento dell' unità di Monte Modino è formato, dalle argille di Fiumalbo (sedimenti varicolori o rossicci) e dalle marne di Marmoreto (di colore grigio, tendente al bianco in caso di alterazione dopo il taglio) (Reutter, 1969; Chicchi e Plesi, 1991). Queste si mostrano, sempre in direzione Pievepelago, dopo circa 1 chilometro dall' affioramento superiore dell' unità Modino. Sopra le marne di Marmoreto spiccano le arenarie di Vallorsara (note anche con il nome di Arenaria della Borra), simili a quelle di Monte Modino, ma con strati più sottili (Reutter, 1969; Chicchi e Plesi,1991). La datazione delle Arenarie di Monte Modino ha permesso di collocarne l'età tra i 24 e i 10 milioni di anni, indicativamente tra Oligocene e Miocene. Durante la loro evoluzione geologica, queste arenarie con cemento carbonatico sono state sovrascorse da formazioni appartenenti alle formazioni liguri e subliguri, oggi non più visibili in quanto completamente erose. E' propria quest' ultima fase di erosione che ha consentito l' emersione dell' unità Modino, la quale affiora nei monti Cimone e Cusna, che con la loro altezza di 2165 e 2120 m rispettivamente, costituiscono le due cime maggiori dell'Appennino settentrionale (I Geositi dell' Emilia Romagna-Geologia, sismica e suoli - E-R Ambiente - Monte Modino; Arenarie di Monte Modino, scheda 8 - Regione Emilia Romagna).