Il quadro geologico

Da "I beni geologici della provincia di Modena"

Le Unità Epiliguri in Vallurbana

L'affioramento è ubicato alla testa della Vallurbana, nei pressi di una cava di materiale argillosi per l'industria ceramica. A nord del piazzale del piazzale di cava è possibile osservare, in corrispondenza del versante meridionale di una piccola dorsale che si estende per circa 150 m in senso est - ovest, una serie di calanchi, Su di essi sono esposte (per circa un centinaio di metri a partire da est) le Brecce argillose di Baiso (membro della val Fossa) costituite da argille nerastre con rari blocchi litoidi. All'interno di queste brecce argillose sono presenti lembi e livelli o lenti di argille marnose grigio-rosate, appartenenti alle Marne di Monta Piano. Le stesse marne sovrastano le brecce argillose con un contatto che immerge verso ovest ( verso sinistro). Sulle Marne di Monte Piano si osserva poi un orizzonte di peliti grigio-scure, con sottili strati arenacei nerastri e scuri (formazione di Renzano); a queste ultime seguono peliti grigio-verdastre (Formazione di Antognola) che contengono un orizzonte di brecce argillose poligeniche grigie, con piccoli clasti lapidei (Brecce argillose della val Tiepido - Canossa).

La successione descritta rappresenta una sintesi, abbastanza eccezionale in quanto presenta in un unico affioramento, delle litologie che costituiscono buona parte della porzione inferiore della Successione epiligure deposta a partire dall'Eocene medio fino alla base del Miocene. I depositi di brecce argillose rappresentano il risultato di frane sottomarino di fango e detrito(colate), mentre quelli pelitici rappresentano una sedimentazione d'ambiente marino profondo (Marne di Monte Piano) e di scarpata (Formazione di Antognola) caratterizzato anche da depositi torbiditici distali ( Formazione di Renzano)